Posts written by Alasse

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    E' tornato il Calafricano. :yeyeye:
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    CITAZIONE (Arianna.1992 @ 7/11/2018, 13:09) 
    CITAZIONE (Alassë_Schwarz @ 7/11/2018, 13:04) 
    Oh, è vero! Il dieci è sabato, non domenica! Allora forse anche Arianna può partecipare!

    Ah quella, allora sì! biggrinthumb

    YAY :supar: :supar:
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    Oh, è vero! Il dieci è sabato, non domenica! Allora forse anche Arianna può partecipare!
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    CITAZIONE (Arianna.1992 @ 7/11/2018, 11:39) 
    Sigh, io la domenica lavoro sempre ;;

    Peccato Ari :( Purtroppo io con l'erasmus non ho altri giorni in cui sono molto presente.
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    Gente, partecipanti, passanti e chi per voi! Sono le 11 e 23 minuti e il tempo è scaduto 23 minuti fa! Mettete giù le tastiere e non postate nient'altro, tanto se ci provate ce ne accorgiamo! :ordire:
    Lo staff spera che vi siate divertiti, presto organizzeremo altre gare ed eventi! E in effetti abbiamo una sorpresa per domenica mattina, quindi spero stiate pensando di stare a casa! :hihihi:
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    E poi pubblicai anche io. Madonna, ancora non ci credo.

    1) Too Late or Too Soon
    Fandom: Harry Potter
    Coppia: Severus/Lily
    Parole: 115
    Prompt: 12. “Every 'always' comes with an ending, too/Whether it's late or soon” (BoTalks - Know U Anymore ft. Sarah Hyland)

    2) Easily Forgotten
    Fandom: Black Friars
    Coppia: Drayden/Fayette
    Parole: 120
    Prompt: 25, Biscottini Assortiti

    Edited by Alassë_Schwarz - 6/11/2018, 20:36
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    PROMPT ONLINE!

    P.s: amayasun ti ho segnata! Buona fortuna ;)
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    La poesia... mai stata nelle mie corde. Non mi manca l'immaginazione, solo non... riesco a esprimerla in quella forma.
    Ma ho sempre amato scrivere rime e filastrocche :)

    E' un piacere conoscerti e spero ti troverai bene nei momenti che deciderai di concedere a questo forum :)
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    Ciao e benvenuta! :D
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    Ciao Arianna! :D Posso chiamarti Ari? XD
    Io sono Letizia, è un piacere!

    Ti capisco perfettamente, io ho passato due anni in cui non ho scritto niente, e mi sono ripresa solo quest'anno! Poi ho scritto diecimila parole in un weekend xD

    Comunque, spero ti troverai bene tra noi, e di vederti attiva e piena di voglia di scrivere ;)
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    CITAZIONE (KingCarlo @ 27/10/2018, 22:28) 
    Bella :dubpat:

    Thanks, sir :sese:
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    Intervista a Eleonora Fasolino, autrice del romanzo “Amabile inferno”.



    Vi presento la prima intervista del forum, dedicata al romanzo Amabile inferno dell'autrice Eleonora Fasolino, veterana di EFP.
    Eleonora pubblicherà il 7 di Novembre il suo primo romanzo.
    Vi lascio qui il link alla sua Pagina Autrice per trovare più informazioni o per farle domande o qualunque altra cosa vogliate!
    E, ora, passiamo all'intervista, condotta dalla sottoscritta!


    Ci conosciamo ormai da qualche anno: ti ho vista prima come fanwriter, poi come autrice di originali, e ora finalmente come scrittrice del tuo primo romanzo. Come ci si sente?

    Inizio col dire che sono certa mi siano servite tutte queste fasi, per arrivare fin qui. Sin da ragazzina sognavo di raccontare storie, farlo prima con delle fanfiction e poi con delle storie originali online mi ha permesso un certo esercizio. L’esercizio è importante in tutto, anche – per non dire soprattutto – nella scrittura: permette di trovare e allenare il proprio stile e, sì, anche di imparare dai propri errori, compresi quelli grammaticali o sintattici. Si pensa spesso che uno scrittore sappia scrivere e basta, che il talento lo abbia allenato poi: niente di più falso! La grammatica e la sintassi italiane infatti sono vastissime e tutti, agli inizi, ci siamo fatti scappare qualche errore
    Personalmente ora non mi sento arrivata, sia mai, ma è un bel traguardo vedere il proprio nome su una copertina e mi sto godendo l’esperienza.


    Hai deciso di non pubblicare sotto pseudonimo. Come mai questa scelta?

    Mi sono nascosta per così tanti anni e in così tanti modi, che alla fine ho deciso di uscire fuori in tutto e per tutto, esattamente per come sono, anche nella scrittura: sono Eleonora Fasolino, e scrivo.
    Gli pseudonimi li ho spesso usati come scudo; ho deciso di vivere questo sogno senza scudi.
    Possono essere diversi i motivi – legittimi peraltro – per i quali un autore decide di scrivere sotto pseudonimo, il mio era sostanzialmente un volersi nascondere. Sono uscita allo scoperto.


    Ti va di parlarci del tuo percorso di pubblicazione? So che avevi dubbi in merito, e che sei arrivata a prendere decisioni definitive non molto tempo fa!

    Ho osservato il mondo dell’editoria da diverse prospettive. All’inizio, essenzialmente come lettrice, poi in qualità di aspirante autrice e infine con l’occhio da specializzanda in Editoria e Scrittura. I dubbi non erano tanto relativi all’efficacia del selfpublishing o della pubblicazione tradizionale tramite casa editrice, più che altro volevo comprendere cosa fosse più adatto alle mie esigenze del momento.
    Scegliere l’autopubblicazione è stata, in sostanza, un lanciare una sfida a me stessa, un voler scoprire se fossi in grado di farcela, mettendomi in prima linea. Questo mi ha anche concesso di imparare moltissimo, e di apprendere nozioni anche in qualità di editor, qualora qualcuno volesse assumermi e poi autopubblicarsi. Pubblicherei mai con una casa editrice in futuro avendone l’occasione? La risposta è: dipende, ma perché no? Se l’accordo risultasse interessante ne sarei ben felice!


    Passiamo oltre: Amabile inferno. A volte i titoli sono “tutto un programma”, come si suol dire: il tuo di titolo ha una ragione particolare? Da dove viene e che significato ha?

    Di solito il titolo è il primo dettaglio che ho chiaro in testa. Pare assurdo, eh? Per molti autori è l’ultimo.
    Con Amabile inferno invece ho faticato parecchio. Il titolo non si decideva a saltare fuori e nulla mi convinceva. Ho poi pensato intensamente a Manfredi, verso metà stesura, perché sapevo fosse in lui la chiave del titolo: ho pensato al suo essere prete, e ci ho un po’ giocato su. Ecco come è nato. Per me ha più un significato divertente che poetico.


    Il romanzo: hai accennato diverse volte l’argomento principale sulla tua pagina facebook - l’amore proibito tra un prete e una giovane donna - come mai proprio questo? Da dove è venuta l’idea? Come ti sei sentita, mentre lo scrivevi?

    Sono sempre stata attratta dalle storie di amore proibito, dove i due sono perlopiù separati dalle etichette o dalle circostanze. Volevo scrivere una storia di questo tipo da moltissimo tempo, ma che Manfredi dovesse essere un prete oltre che un professore di liceo non mi è stato chiaro appena l’idea è sopraggiunta. Quando alla fine tutti i pezzi del puzzle hanno cominciato a comporsi, ne sono stata entusiasta e mi sono divertita molto. Ho anche riflettuto molto, però: scrivere di questi personaggi è stato come guardarsi dentro.


    Una domandina sulla fede, anche se credo che di queste ne riceverai a bizzeffe: non so se tu creda in qualcosa, in Dio, nel karma, o nel nulla cosmico, ma a prescindere, ciò ti ha creato difficoltà nel scrivere di un uomo credente?

    Credo in Dio.
    In passato sono stata anche una fervente cattolica. Ho servito messa come chierichetto quasi ogni domenica e durante alcune festività religiose dagli otto ai quattordici anni circa. A sedici poi ho lasciato la Chiesa; ho inoltre una visione molto diversa da quella della Chiesa Cattolica su alcuni dei temi più scottanti dei nostri tempi: ad esempio l’aborto, l’omosessualità, il sesso. Sono per la libertà assoluta della persona, finché quella libertà non nuoce al prossimo, e credo che l’amore sia un sentimento così meraviglioso e parte dell’essenza stessa di Dio che nessun uomo deve avere il diritto di dirti come e verso chi viverlo. Lo stesso per quanto riguarda la genitorialità e il sesso: sono faccende talmente intime e personali che non sta certo a un’istituzione dirti come viverle. Manfredi stesso, anche se prete, ha idee piuttosto contrastanti con ciò che dice la Chiesa a riguardo. Ci sono molti preti, al contrario di ciò che molti pensano, che esercitano idee piuttosto sensate su questi argomenti e che, soprattutto, non giudicano i propri fedeli, ma anzi li accolgono e li sorreggono quanto più possibile.
    Per questa ragione ho ancora un ottimo rapporto con il mio ex – si fa per ridere – padre spirituale. In lui continuo a vedere una guida e un amico. E a lui davvero non importa in cosa credo e in che modo.
    Manfredi è frutto di tutto questo. Perciò no, non mi ha creato alcuna difficoltà scrivere di un uomo credente. I testi sacri inoltre nascondono degli splendidi passaggi e dei meravigliosi messaggi, se ci liberiamo dai dogmi nel leggerli, ed è stato bello approfondire anche questo aspetto, almeno un minimo.


    I protagonisti: quanto di te hai versato dentro di loro?

    Vorrei tanto dirvi che Melania, in fin dei conti, sono io. Ma no. Melania ha le mie battute, la mia ostinazione e anche un pizzico della mia sfrontatezza, ma è di certo più coraggiosa di quanto fossi io a diciotto anni. Io non avrei mai avuto il coraggio di fare la prima mossa col mio professore – e per di più prete!
    Manfredi ha sicuramente il mio modo di rimuginare sulle cose.
    Il personaggio che però mi rispecchia in quasi tutto è un altro e non è uno dei protagonisti.


    Immagino che, volente o nolente, ci sia una parte del romanzo - una frase, un personaggio, un episodio - a cui tu sei più legata rispetto agli altri. Vuoi parlarcene?

    Senza fare spoiler, posso dirvi che il punto del romanzo in cui ho davvero buttato giù ogni difesa e ogni emozione è quello del più lungo flashback presente. Mi sono ritrovata a scriverlo che dentro tremavo, di lacrime e sentimento, e mettergli una fine è stato quasi terapeutico.


    Il romanzo Trentatré di Mirya - su cui tu hai scritto una fanfiction - non era ambientato in una città definita. Il tuo ha come sfondo, invece, un luogo che conosciamo? Se sì, quale? E come mai proprio quella città/paese?

    Ho scelto Roma perché è la città in cui sono nata e cresciuta e che amo da impazzire. E poi l’idea che un prete intrecci una relazione clandestina proprio a due passi dal Vaticano mi divertiva molto. Di Roma conosco tutto – o quasi, forse conoscerla tutta è impossibile anche per noi romani – e tutti i luoghi citati nel romanzo sono luoghi a cui sono legatissima per questo o quel ricordo.


    Ultima domanda, ma non meno importante: di cosa, ora che hai scritto il tuo primo libro, pensi che non scriverai mai?

    Non ne ho proprio idea! È una domanda a cui davvero sento di non saper rispondere. Chi lo sa cosa mi porterà la vita? Chi lo sa quale esigenza sentirò in determinati momenti? Mi viene difficile pensare a un romanzo dove la matematica sia uno dei temi centrali, essendo io una frana in matematica, ma mai dire mai!


    Grazie mille per quest’intervista.
    È stato un piacere chiacchierare con voi!



    Edited by Alassë_Schwarz - 27/10/2018, 22:05
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    CITAZIONE (SolyDea @ 27/10/2018, 12:59) 
    Perdonatemi se comincio la mia corsa con la vostra NOTP, ovvero la mia OTP XD
    Swing on the Hill , oneshot NaruSaku ispirata all'immagine n° 2.
    Dopo lunedi, scriverò sicuramente su altri fandom <3

    E' anche la mia NOTP, ma puoi scrivere su ciò che ti pare e piace lol
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    Helloooo! Benvenuta :D
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    CITAZIONE (SolyDea @ 22/10/2018, 09:47) 
    Bellissime le immagini! Ho già abbozzato qualcosa, non vedo l’ora che inizi l’evento :supar:

    Questa è musica per le mie orecchie :highfive:
316 replies since 5/4/2014
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