Trovate questa recensione anche nel mio
blog, ma ho deciso di condividerla anche qui.
La recensione sarà come quelle a video, quindi segue la scaletta: autore, trama, recensione e consiglio musicale.
Il libro di cui vi parlo è
Il cacciatore di draghi, edito da Bompiani e consta di 160 pagine. Le illustrazioni sono di Pauline Baynes. Per l'edizione del cinquantenario di questo libro l'illustratrice ha anche rappresentato la mappa di Ham.
Autore: se non sapete chi è
Tolkien siete delle brutte persone, sappiatelo, quindi non dirò nulla su di lui, perché penso che qualcosina di lui la si sappia per forza, al di là se piaccia o meno come scrittore.
Trama: Aegidius Ahenobarbus Julius Agricola de Hammo (Daenerys dai mille nomi, ritirati in buon ordine ché non hai un nome così "classicheggiante"), in lingua volgare Giles di Ham, è un umile uomo dedito alla vita di campagna (una vita semplice, ma a lui congeniale) che, per uno strano volere del destino si ritrova a essere suo malgrado l'eroe del suo piccolo villaggio per ben due volte, prima affrontando un gigante e poi contro un drago; sebbene costretto dalle circostanze alla fine riesce anche a diventare re.
Non è uno spoiler a mio dire pesante, lo dice anche la seconda di copertina, quindi anche se prendete il libro tra le mani sapete subito di cosa parla.
Recensione: questa storia non appartiene al filone tolkeniano delle avventure ambientate nel mondo di Arda, ma se ne distacca totalmente sebbene per i lettori del Professore alcuni rimandi e allusioni possano risultare lampanti; io per prima ne ho fatti e ve ne parlerò.
La storia di Giles nacque come un racconto che Tolkien narrò ai suoi figli (la stessa cosa fu per un'altra sua storia,
Roverandom) e l'edizione aggiornata (quella che ha la copertina che ho messo su, la stessa che io possiedo) presenta a fine racconto anche la prima stesura, grazie alla quale si possono notare sostanziali differenze con la versione definitiva, che è diventata da adulti, come lo scrittore stesso ha affermato.
Vi è anche l'inizio di un ipotetico prosieguo con protagonista il figlio di Giles, ma sono solo poche pagine; Tolkien non ha mai ultimato il progetto.
A tal proposito, come si legge nell'introduzione, l'editore a cui Tolkien sottopose lo scritto lo fece leggere al figlio, che ne fu entusiasta e a me ha sinceramente ricordato
Herbert, il figlio del signore a cui Rudy presenta i suoi videogiochi nel film de
La carica dei 101.
Ammetto di aver letto prima la versione ...
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