1. Erendal delle fiamme
    Ivano Dell'Armi

    By Valentina Fontana il 23 Dec. 2018
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    Sono qui a recensire un libro di un autore in erba, Ivano Dell'Armi, nonché Fondatore del forum "InchiostroDiVerso".
    So che ha in previsione la pubblicazione di un seguito, che intendo prendere. Da qui si può evincere che la recensione è positiva.


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    Titolo: Erendal delle fiamme
    Autore: Ivano Dell'armi
    Editore: Youcanprint
    Pagine:169
    Anno: Marzo 2015




    Quarta di copertina

    Ripudiato dalla sua razza per un capriccio degli Dei, ritenutisi offesi dalla sua assenza a Caleron durante uno scontro interno del regno, il guerriero elfo Erendal - esiliato dalla sacra terra - è costretto ad intraprendere un viaggio senza ritorno lungo il regno di Gandelam.
    Accecato dalla follia ed alleatosi con una legione di demoni - l'esercito della Scure Infuriata - si lascia dominare dalla magia nera, dimenticando la sua indole benevola.
    Ma le divinità non si sono scordate di lui e, spaventate per il loro errore, cercano di redimere la sua anima. Tuttavia il male si è impadronito del suo cuore e, nonostante l'intercessione degli Eletti, una parte di lui resta malvagia.
    Soltanto un'umana, Llian, sembra in grado di controllare il demone che si agita dentro di lui.


    Parto col dire che non sono un'amante del genere Fantasy, fatta eccezione per "Il signore degli anelli" e la saga dello scrittore polacco Andrzej Sapkowski. Già il fatto di aver superato questa mia chiusura, è un punto a favore dell'autore, perché davvero, non è il mio genere ve lo assicuro. Cosa di questo libro mi ha colpito ed è riuscito a scalfire questa mia ritrosia?
    Innanzitutto la ricchezza di contenuti umani: la narrazione dà molto spazio ai sentimenti dei personaggi, li segue nelle loro vicissitudini interiori con intelligenza ed empatia non trascurabili. Ciò li rende molto caratterizzati, definiti e, anche se i nomi sono "fantasy", vengono ripescati facilmente dalla memoria. Per quanto concerne l'ambientazione, segue il classico modello bucolico: foreste, grotte, anfratti oscuri, fiumi, torrenti. Il lettore riesce ad orientarsi da questo punto di vista, poiché viene accompagnato con brevi, ma esaustive descrizione dei luoghi nei quali i personaggi affrontano le loro lotte fisiche ed interiori.
    Il tema centrale del libro è il prometeismo, la lotta impari tra l'uomo e il suo destino, tra le forze del bene e quelle del male.
    L'inizio, devo essere sincera, non mi ha catturata subito. Sembrava la classica storia d'amore da romanzo rosa. Inoltrandomi nella lettura mi sono dovuta poi ricredere. Le scene orride e cruenti succedono all'apparente tranquillità del momento di festa e spensieratezza, quando Erendal viene accolto tra la gente di Llian, la sua innamorata, creando un pathos sempre più crescente.
    S&...

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    Last Post by Valentina Fontana il 23 Dec. 2018
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  2. Io uccido, Giorgio Faletti
    Recensione libro, altamente consigliato!

    AvatarBy _Branwen_ il 28 Nov. 2015
    +1         0 Comments   124 Views
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    Parlare di questo libro mi riporta nel lontano 2004, anno in cui una giovanissima Barbara scoprì Giorgio Faletti come scrittore. Si trattava più precisamente del venti novembre 2004.
    Lo ricordo fin troppo bene e so anche il perché.
    La risposta è semplice: l'abitudine di scrivere la data in cui un libro giunge tra le mie mani (con la conseguente prima lettura pressoché immediata) era già radicata da allora e non ho mai smesso.

    C'è da dire che quello fu l'anno in cui fu edito Niente di vero tranne gli occhi, il secondo romanzo di Faletti; io li ricevetti entrambi lo stesso giorno, un regalo di mia madre che, prima di allora non riusciva a spiegarsi la mia passione per i thriller, ma poi ha iniziato a leggerli anche lei. Fortunatamente a casa mia si legge e anche parecchio, senza schifare i vari generi narrativi, quindi mi ritengo davvero contenta di essere cresciuta tra lettori che hanno sempre spaziato.

    Conservo un buon ricordo di questi libri e della giornata in sé, in quanto al di là dei nostri scontri, delle prese di posizione fin troppo antitetiche, le mie ragioni mai ascoltate e il suo modo di fare esageratamente autoritario, la lettura negli anni ha permesso di creare un ponte tra me e lei, e per quanto possiamo essere sempre sul piede di guerra e sull'orlo di fratture – più o meno irreparabili – i libri ci permettono sempre di intavolare una conversazione che porta a una tregua.

    Perché l'hai raccontato?”, potreste chiedervi.
    Cosa vuoi che ce ne freghi, passa alla recensione!”, potreste dirmi.

    L'ho raccontato perché mi andava di dirlo, perché quando si tratta delle mie passioni i pensieri non restano fermi e statici, ma fluiscono liberi, come se mi investissero in modo totalizzante, sfiorando più parti del mio essere, come effettivamente dovrebbe fare ciò che ci piace di più.

    E anche perché penso che spesso ci si dimentica che dietro a uno schermo c'è comunque una persona fatta di emozioni e ricordi oltre – si spera – a un cervello funzionante e delle mani che provvedono a scrivere i pensieri che si vogliono esprimere nel modo più intelligente, sensato e competente possibile.

    Tornando a noi, posso dire che, non appena mi trovai questi libri davanti, scelsi di leggerli in ordine di pubblicazione, restando anche colpita dalla copertina (molto semplice ed essenziale, in cui dominano due colori molto pregnanti, il rosso e il nero) e dal titolo del romanzo di cui mi appresto a parlarvi.

    Non vi sono spoiler, quindi potete leggere senza problemi.

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    L'autore: Giorgio Faletti, nato ad Asti il 25 novembre 1950 è stato, oltre uno scrittore, un attore, compositore, cantante e comico.
    La...

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    Last Post by _Branwen_ il 28 Nov. 2015
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  3. Il cacciatore di draghi, J. R. R. Tolkien
    Recensione libro, altamente consigliato

    AvatarBy _Branwen_ il 3 July 2015
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    Trovate questa recensione anche nel mio blog, ma ho deciso di condividerla anche qui.

    La recensione sarà come quelle a video, quindi segue la scaletta: autore, trama, recensione e consiglio musicale.

    Il libro di cui vi parlo è Il cacciatore di draghi, edito da Bompiani e consta di 160 pagine. Le illustrazioni sono di Pauline Baynes. Per l'edizione del cinquantenario di questo libro l'illustratrice ha anche rappresentato la mappa di Ham.

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    Autore: se non sapete chi è Tolkien siete delle brutte persone, sappiatelo, quindi non dirò nulla su di lui, perché penso che qualcosina di lui la si sappia per forza, al di là se piaccia o meno come scrittore.

    Trama: Aegidius Ahenobarbus Julius Agricola de Hammo (Daenerys dai mille nomi, ritirati in buon ordine ché non hai un nome così "classicheggiante"), in lingua volgare Giles di Ham, è un umile uomo dedito alla vita di campagna (una vita semplice, ma a lui congeniale) che, per uno strano volere del destino si ritrova a essere suo malgrado l'eroe del suo piccolo villaggio per ben due volte, prima affrontando un gigante e poi contro un drago; sebbene costretto dalle circostanze alla fine riesce anche a diventare re.

    Non è uno spoiler a mio dire pesante, lo dice anche la seconda di copertina, quindi anche se prendete il libro tra le mani sapete subito di cosa parla.

    Recensione: questa storia non appartiene al filone tolkeniano delle avventure ambientate nel mondo di Arda, ma se ne distacca totalmente sebbene per i lettori del Professore alcuni rimandi e allusioni possano risultare lampanti; io per prima ne ho fatti e ve ne parlerò.

    La storia di Giles nacque come un racconto che Tolkien narrò ai suoi figli (la stessa cosa fu per un'altra sua storia, Roverandom) e l'edizione aggiornata (quella che ha la copertina che ho messo su, la stessa che io possiedo) presenta a fine racconto anche la prima stesura, grazie alla quale si possono notare sostanziali differenze con la versione definitiva, che è diventata da adulti, come lo scrittore stesso ha affermato.
    Vi è anche l'inizio di un ipotetico prosieguo con protagonista il figlio di Giles, ma sono solo poche pagine; Tolkien non ha mai ultimato il progetto.

    A tal proposito, come si legge nell'introduzione, l'editore a cui Tolkien sottopose lo scritto lo fece leggere al figlio, che ne fu entusiasta e a me ha sinceramente ricordato Herbert, il figlio del signore a cui Rudy presenta i suoi videogiochi nel film de La carica dei 101.


    Ammetto di aver letto prima la versione ...

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    Last Post by _Branwen_ il 3 July 2015
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  4. La principessa che credeva nelle favole - Marcia Grad Powers
    Recensione libro, altamente consigliato

    AvatarBy _Branwen_ il 11 April 2015
    +1         0 Comments   17 Views
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    Sono tornata con una nuova videorecensione.
    Noterete delle cose nuove e spero vi piaccia.
    Fatemi sapere la vostra opinione. :D




    Last Post by _Branwen_ il 11 April 2015
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  5. La mano sinistra di Dio - Paul Hoffman
    Recensione libro

    AvatarBy _Branwen_ il 3 April 2015
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    Ho iniziato a leggere "Le quattro cose ultime" di Paul Hoffman.
    Si tratta del secondo libro della sua trilogia de "La mano sinistra di Dio", il cui nome è anche il titolo del primo romanzo.
    In attesa di terminare questo, vi lascio la recensione del primo.

    Ebbene sì, sono abbastanza sfacciata (o forse coraggiosa o scema) da averlo recensito in video.

    Fatemi sapere la vostra! :D






    Edited by _Barbara_ - 3/4/2015, 20:11
    Last Post by Valentina Fontana il 22 Dec. 2018
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