Cita che ti ricito!

Cosa stiamo scrivendo?

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    Bene, come ho scritto nella shoutbox in homepage, sto scrivendo una marea di roba, e pubblicherò tra l'altro solo quando avrò raggiunto almeno una ventina di capitoli. Campa cavallo, dice l'ispirazione dentro la mia testa bacata.
    Dato che, in questi giorni, io e Schwarz (alias Letizia, alias l'altra amministratrice) ci stiamo mandando di tanto in tanto spezzoni di ciò che scriviamo, ho pensato che sarebbe stato carino fare una cosa simile anche al forum!
    Quindi che ne dite se condividiamo di tanto in tanto citazioni di scene che abbiamo appena scritto o che, più in generale, ci piacerebbe condividere? Anche senza lasciar capire contesti, fandom o altro!
    Che ne dite? Posso iniziare io, tanto ahimè ho scritto persino in eccesso.

    CITAZIONE
    Un miagolio di protesta gli ricordò che qualcuno reclamava le sue carezze, così Sirius fece dei grattini dietro alle orecchie del gatto, che emise delle fusa soddisfatte.
    Alisia allungò una mano e sfiorò il dorso della sua; quel gesto tanto inatteso lo fece trasalire.
    “Ti ho spaventato?” scherzò Alisia, notando la sua reazione.
    Sirius sbuffò. “Credi che possa spaventarmi per così poco?”
    “Chi lo sa” ricevette in risposta. “In ogni caso, non sappiamo ancora il tuo nome.”
    Sirius la fissò, poi si accorse che era l’unico a non essersi presentato. “Sirius Black.”
    Black? Questo spiega perché hai detto che tutti nella tua famiglia sono stati a Serpeverde” disse James con una smorfia. “Fai parte di una delle famiglie Purosangue più razziste della Gran Bretagna. Non vorrei essere nei tuoi panni.”
    “Beh, sì, non ho una mamma che fa comparire conigli e arcobaleni dal camino” commentò Sirius con sarcasmo.
     
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    “La Evans mi ha spaccato i timpani” si lamentò James, sedendo il più lontano possibile da Lily. “Mi piacerebbe sapere che cosa le ho fatto di male.”
    “Non hai sentito quello che ti ha urlato addosso?” chiese Remus, divertito. “Perché credo che i motivi siano stati elencati tutti, uno per uno.”
    “Come ti ho detto, mi ha causato un problema all’udito non indifferente.” James faceva il melodrammatico, ma sotto sotto scherzava. “Dobbiamo recuperare quei punti. Non voglio passare per quello che ha impedito a Grifondoro di vincere la coppa delle case.”
    “Auguri. Siamo talmente indietro che persino i Tassi ci deridono” disse Sirius, ricordando come Francis Macmillan li avesse sfottuti la sera prima, quando passando di fronte alle clessidre avevano commentato indignati la differenza di punti tra Serpeverde e Grifondoro. Francis aveva detto la sua in maniera molto poco simpatica e James era stato sul punto di maledirlo, ma Sirius gliel’aveva impedito con la scusa che fosse troppo noioso attaccare un idiota.
    Aveva funzionato, ma Macmillan si era offeso.
     
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    «Bello schifo di inizio» borbottò Sirius, fissando il proprio calderone vuoto in attesa che la lezione cominciasse. Per un qualche motivo che gli era negato sapere, Slughorn aveva deciso di mescolare gli studenti di Grifondoro e Serpeverde, in modo da unirli in amicizia.
    Mentre James era finito a lavorare con Snape - «Secondo te se li è lavati i capelli?» era stata la domanda dell'amico prima di abbandonare Sirius al suo destino – a lui era toccato Mulciber.
    In una scala da Mundungus Fletcher a Walburga Black, quell’accoppiamento virava pericolosamente verso la sua cara mamma.
     
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    Looking too closely, capitolo 7

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    Non gli diede il tempo di rispondere, che Alisia fuggì letteralmente, sentendo ancora addosso gli occhi di Sirius Black.
    La faceva sentire nervosa senza un vero perché, soprattutto da quel giorno in biblioteca con Remus. Era lo sguardo indagatore ad agitarla o, più presumibilmente, la consapevolezza che non tutto di lui corrispondesse all’immagine del ragazzino che aveva fatto amicizia col padre di Harry Potter durante gli anni della Prima Guerra Magica? Perché non c’erano similitudini, indizi, infantilità, tranne l’asprezza diretta a chiunque provenisse da Serpeverde, e un orgoglio che pochi potevano vantare. Le metteva paura, non riuscire a collocarlo. In un mondo dove tutti rientravano negli schemi, Sirius Black li sovvertiva e, come il classico protagonista di un romanzo, era talmente reale da non poterlo essere davvero.
    Come collochi una persona che non esiste?
     
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    "Non serve colpirla nel cuore
    perché la Morte mai non muore.
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    Robetta scritta di getto ieri per una long a cui sto lavorando (dato che oggi non ho avuto modo di scrivere niente T^T).
    CITAZIONE
    L'ansia era stata da sempre fedele compagna di Shouto: non muoveva un passo, senza pensare alle implicazioni che quel singolo passo potesse significare per la sua vita e per il mondo esterno; era tutto estremamente calcolato, o quantomeno pensato. Crescendo, stava imparando che segnarsi i punti fondamentali della giornata, dove dovesse andare, il percorso da seguire, lo aiutavano a contenere quell'insostenibile ansia e disagio che provava durante ogni istante.
    Allo stesso tempo, stare in mezzo a persone aperte e disponibili come i suoi compagni delle superiori, lo stava aiutando in modo molto concreto su come agire in gruppo, cosa che fino a qualche anno prima era stata per lui inconcepibile.
    Izuku era chiaramente fiero di lui, gli diceva spesso che uscire dal bozzolo non era un male e che isolarsi non aveva senso, non con la sezione A. E Shouto lo aveva preso in parola durante tutti e tre gli anni delle superiori.
     
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    Uppo il topic!

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    «… e ha detto anche che sei un vero malandrino» aggiunse quest’ultima, come a voler completare la propria opera – naturalmente, riuscendoci.
    «Oh, questa mi piace!» disse James, illuminandosi. «Non è poi così scontata, la Evans.»
     
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    𝐏𝐀𝐆𝐄 𝐎𝐅 𝐖𝐀𝐍𝐃𝐒

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    Una citazione lunghetta perché se no non si capiva in generale. La bozza del secondo capitolo di una storia che sto riscrivendo.

    CITAZIONE
    Non avrebbe girato molto per trovare la porta dell’appartamento della famiglia Lee e interrogare la donna del giorno prima. In via del tutto informale, a dire la verità: non aveva l’aria di una che confessa anche i segreti più reconditi alla prima conversazione. In qualche modo si aspettava di doverle tirare le informazioni con le pinze e gli serviva un aspetto meno austero possibile.
    Con il viso che si ritrovava era difficile non apparire minaccioso, nonostante durante la sua vita gli avessero detto che aveva un sorriso troppo sereno per sfoderarlo così poche volte. Ma lui non aveva mai creduto di essere un adone: il fisico da militare non compensava la sua rigidità, gli occhi verdi non colmavano la disarmonia di naso, zigomi e mascella troppo squadrati. Né il sorriso cambiava in alcun modo il suo modo di essere e lo rendeva più gentile. Il tempo della mitezza era finito.
     
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    情熱は罪じゃないでしょう?

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    Uppo anch'io il topic con una cosina wip per il background di un mio pg di d&d <3

    CITAZIONE
    «Il cuculo canta tre volte.» la voce è ferma. Non aggiunge nient’altro, né si muove mentre ancora l’anziano uomo lo squadra. Ha l’impressione che tenti di leggere la sua persona, che di lui studi ogni cosa, che riesca a contare persino i suoi battiti.
    Eppure non v’è da parte sua movimento alcuno, né tradisce il profondo significato della frase appena pronunciata.
    La pazienza lo premia, perché ecco che, roca, la voce dell’uomo completa la frase.
    «Danzando tra i petali di cinque fiori.»
    Per la prima volta da quando ha lasciato il palazzo imperiale, Tatsuhisa sorride mentre il monaco l’accoglie all’interno del santuario.
     
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    Uppo anch'io il topic, così do il mio contributo a questa iniziativa interessantissima!

    CITAZIONE
    Bertholdt, svegliati. È tardi, dobbiamo andare.

    La voce di Reiner vorrebbe aggiungere qualcos’altro, tuttavia, poco prima che Bertholdt possa udirne la prima lettera, un boato inghiotte qualsiasi suono non sia prodotto da lui. In lontananza, simile ad un sussurro, coglie un pianto, che, a differenza di quanto ci si possa immaginare, non appartiene ad un bambino bensì ad un uomo che implora la grazia di Dio. Sente la pelle congelarsi lì dove percepisce l’acqua (da quanto in qua l’acqua ha il sapore della benzina e del ferro?) bagnargli la tempia destra e il labbro superiore, la schiena dolorante (giura di essersi addormentato nella sua branda, non sul pavimento scomodo come le altre volte) è attraversata da fitte di dolore quando prova ad adagiarsi su di essa, tuttavia nulla di questi segnali sembra che lo turbi, anzi: sottovoce supplica Reiner di lasciarlo dormire ancora cinque minuti.
     
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    Robettina scritta ieri.

    CITAZIONE
    «Bene.» via il dente, via il dolore. Dabi era alzato e, con qualche passo, gli arrivò esattamente di fronte; era molto più alto di lui e ne sentiva tutta la differenza come un macigno. Erano momenti terrificanti, qualcosa che riviveva solo nei suoi incubi e che cercava sempre di rinchiudere in profondità, perché lo amava veramente. Lo amava per la maggior parte del tempo, anche se in quei momenti pensava non fosse abbastanza.
     
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    «Sicuro di essere maggiorenne?» la domanda lo colse completamente di sorpresa, ma cercò di mantere un contegno, soprattutto perché era davvero imbarazzante la situazione in cui si trovava e aveva appena cominciato a sentire la sua eccitazione affievolirsi, non aveva bisogno di tornare a fissare quell'uomo negli occhi, non da così vicino. «Ho ventun anni, quindi sì.»
    Una risposta semplice, mentre si arrischiava a lanciare uno sguardo nella direzione dell'altro e lo vedeva intento a versarsi dello champagne – o almeno così aveva pensato – dato che gli porse il bicchiere. «Prego.»
    «Grazie...» la sorpresa ebbe la meglio e si voltò verso l'uomo. Era più basso di lui di almeno una ventina di centimetri, ma aveva la figura longilinea. Il taglio di capelli era cortissimo ai lati e aveva i capelli neri, come il suo completo e gli occhi... gli occhi erano davvero grigi come l'acciaio, ed erano bellissimi, anche con quella forma lievemente allungata che gli donava un'aria severa e apparentemente disinteressata.
     
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    Una parte dell'inedito che ho scritto in preparazione al NaNoWriMo - praticamente fallito.

    CITAZIONE
    «Ti amo». Era quasi un soffio d’aria sulla spalla, impercettibile all’orecchio umano ma non a lui, che reagì piegando il collo verso di lei e baciandole lo zigomo, proprio vicino all’orecchio. Rimase poi in silenzio dopo lo schiocco per svariati secondi.
    «Non credevo di poterlo mai sentir dire da te. Specie in una circostanza del genere».
    Entrambi scoppiarono a ridere. «Non sono una persona insensibile come sembra» ribatté Agata senza tono d’offesa, ma Régis aveva scosso la testa e increspato le labbra tra i denti.
    «Non è un problema della tua sensibilità» e le aveva preso le braccia per poterla staccare e guardare negli occhi con uno sguardo serio. «So benissimo che sei in grado di amare, in fondo, ma proprio per questo non avrei immaginato di sentirmelo dire da te.»
    La ragazza aveva corrugato la fronte e con un’espressione di cruccio genuino provò a fargli intendere di non avere idea di dove volesse andare a parare. E fu lì che gli occhi di Régis le parvero accendersi di una malcelata gelosia. Con questo trasporto coinvolgeva la mandibola serrata e un volto quasi completamente indispettito.
    «Amavi troppo Freyr per poterti permettere di amare qualcun altro.»
     
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    Oh, è da un po' che non viene aggiornato questo topic. Una cosetta random, da un capitolo inedito di Looking too closely (LtC è in revisione, attualmente... ho una marea di capitoli da sistemare, e scene da cambiare :c).

    CITAZIONE
    Sirius ghignò. “Speravo che invece tu avresti partecipato alla nostra piccola ribellione.”
    “Non volevo rischiare di far venire un infarto al professor Huxley” rispose Alisia, finalmente guardandolo, gli occhi di verde e acqua increspati. “Dopo che Marlene ha lasciato l’aula, era affranto.”
    “Che cuore d’oro” la prese in giro Sirius, bevendosi quella scusa con sospetto. “Dimentico che sei una Serpeverde.”
    “Oh, non ricominciare con questa storia, Sirius” mormorò Alisia, irritata. Non era dell’umore per discutere, e lo dimostrò portando le braccia al petto, il volto ora imbronciato. “Se credi che io sia d’accordo con quanto detto da Huxley, ti sbagli di grosso.”
     
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    Ancora Looking too closely (che ha ripreso pure la pubblicazione online). Proviene dal penultimo capitolo del secondo anno di Alisia e Sirius, molto poco spoiler. Per ovvi motivi (settimana prossima metterò online il capitolo che inizia il secondo anno x_x direi che sono molto avanti con questo estratto lol).

    CITAZIONE
    Sirius distolse gli occhi grigi, fissò la forchetta che stringeva tra le dita. Non riusciva a capacitarsi di come la vita potesse essere terribile con le persone, di come bastasse un nulla perché il destino distruggesse la più piccola delle speranze.
    Vide se stesso rinchiuso in una cella ad Azkaban, acciambellato nella propria forma di cane, tormentato dalle scelte compiute e privato dell’unica famiglia che avesse mai avuto; i sussurri freddi dei Dissennatori gli carezzavano ancora le orecchie, anche se provenivano da un’altra vita.
    E l’odio e la vendetta che lo avevano nutrito per ben dodici anni riemergevano ogniqualvolta Peter ricambiava il suo sguardo – rivedeva se stesso in quella strada piena di sangue e morti, piegato a terra a ridere come un folle.
    Sirius sorrise, un sorriso amaro, freddo.
    Lo avrebbe ucciso.


    Edited by Mokochan - 28/5/2023, 18:43
     
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    Oh, carino questo topic! Cito una delle storie a cui tengo di più, Che cos'è un'anima?

    CITAZIONE
    Clint non le volta le spalle. Insiste per portarla a casa, dove sono sua moglie e i suoi figli. Uno di loro porta il suo nome – il nome del suo passato – e questo dovrebbe farle sentire qualcosa, immagina. Nella sua mente c’è il solito bianco.

    “La tua migliore amica è persa, Clint. Non so nulla di lei, se non quello che mi dite voi.”

    “Sei sempre tu, Nat. Con o senza ricordi. Non sei sola.”

    Clint non le volta le spalle, ma lei vede i suoi sguardi. La sua presenza gli fa male, forse più di quanto gli faccia bene. Non può piangere la morte di Natasha se il suo fantasma si aggira per casa.
     
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17 replies since 16/9/2018, 18:40   245 views
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