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Titolo: Black Roses
Personaggi: Riddle Rosehearts & Che'nya
Prompt: 84. Labirinto di rose nere
Parole: 358
Iniziativa: "La paura fa novanta: Halloween Challenge" qui su Torre di Carta.
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C’è qualcosa di diverso nell’aria.
Riddle Rosehearts ha una strana sensazione.
D’istinto il prefetto decide di avviarsi verso il labirinto di rose: magari una passeggiata al suo interno lo aiuterà a rasserenarsi. Eppure è impossibile non accorgersi subito di un cambiamento: tutte le rose sono nere, totalmente nere. Non ha impartito alcun ordine a riguardo, non ha dato nessuna disposizione affinché fossero ridipinte di quel colore tetro.
Riddle sta per fare dietrofront, stizzito, intenzionato a cercare qualcuno da rimproverare, il responsabile di quel gesto sconsiderato, ma si blocca sul posto. La vista della sola testa, levitante a mezz’aria, del suo amico d’infanzia, che non dovrebbe trovarsi lì, lo fissa sghignazzante, roteando su se stessa. Sa bene che si tratta della magia unica di Che’nya, ma fa comunque impressione, anche dopo anni.
«Sei stato tu?» domanda, irrigidendo il tono della voce.
«Chissà...» è la risposta evasiva di Che’nya. Questo tipo di risposte solitamente lo fanno irritare e lo vorrebbe dire, "Non farmi arrabbiare!", ma tra le risate la testa del gatto cresce a dismisura e Riddle spalanca occhi e bocca per lo stupore. Non si smuove e a quella velocità rischia di finire schiacciato, cosa che difatti succede.
Si desta all'improvviso e non si trova più nel labirinto di rose nere, ma nel letto comodo della propria camera.
Sospira di sollievo: essendosi trattato di un incubo non ha più motivo di preoccuparsi, eppure una vocina dentro di lui gli suggerisce di alzarsi ugualmente e andare a verificare di persona. Una volta sua madre gli aveva detto che sognare rose nere poteva significare cattivo presagio, ma spera sia stato solo un caso e non quello.
Fortunatamente le rose sono alcune rosse, alcune bianche. Non c’è nessuna che vada contro le regole della Regina di cuori, al momento.
Riddle tende le mani per sfiorarne i petali soffici di una e si ritrova a sorridere.
Non sa spiegarsi come mai nell’incubo, perché di un incubo si trattava, ci fosse anche il gatto, non ha alcun senso, a meno che il suo subconscio non abbia agito semplicemente così per ricordarglielo.
Dovrebbe forse ricambiare il favore di quel giorno e andare a fargli visita?. -
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Titolo: Non aver paura, diventerai un cavaliere coraggioso!
Personaggi: Lilia Vanrouge & Child!Silver
Prompt: 88. Mostro sotto al letto
Parole: 340
Iniziativa: "La paura fa novanta: Halloween Challenge" qui su Torre di Carta.
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Per qualche motivo Lilia Vanrouge vede il piccolo Silver accorrere verso di lui, spaventato.
Eppure è sicuro di non aver lasciato in giro nulla di terrificante di ciò che riguardava la passata festività di Halloween, nessuna decorazione mostruosa. Una ricorrenza davvero affascinante, a parer suo. Un pipistrello si posa sulla spalla della fata mentre cerca di consolare il bambino con una gentile carezza tra i suoi capelli argentati, finché lui non si aggrappa tutto tremolante alle sue gambe. Lilia lo esorta a parlargli, per capire come poter scacciare la sua paura.
Silver biascica solo qualche parola, tra cui ombra, mostro, letto e “Non riesco a dormire!”.
«Un mostro sotto al letto, eh? Andiamo a vedere», mormora il più grande sfiorando i canini con la lingua mentre prende in braccio il suo ometto. In men che non si dica raggiungono la cameretta di Silver, molto spartana, ma del resto le residenze nella Valle delle spine non sono certo così opulente e ricche di oggetti come quelle degli umani. Per la maggior parte si tratta di radure naturali e castelli con statue antiche che Malleus sembra apprezzare particolarmente.
Lilia mette a terra Silver, in modo che possa mostrargli cosa c’è davvero sotto al suo giaciglio morbido quando lui alza il lenzuolino e si abbassa per poter sbirciare. Ovviamente sa bene che non si tratta di un vero mostro, altrimenti il suo istinto sovrannaturale l’avrebbe captato, ma di uno scoiattolino che evidentemente si è perso e si è ritrovato lì per caso. Lo porge al bambino sorridendo.
«Hai visto? Non aver paura senza motivo, Silver. Non dici sempre che diventerai un cavaliere coraggioso?» gli domanda. Inizialmente Silver si irrigidisce, poi annuisce con forza.
«Voglio diventare cavaliere!» esclama e Lilia lo trova così adorabile che lo abbraccia di slancio, spaventando lo scoiattolo che corre via con le sue zampette verso la finestra, balza su e raggiunge un ramo là vicino.
Infine, dopo avergli intonato una ninna nanna che fa dormire il suo bambino all’istante, Lilia lo mette a letto e veglia sui suoi sogni.. -
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Titolo: Punizione
Personaggi: Leona Kingscholar/Ruggie Bucchi (soft)
Prompt: 85. Leccare il sangue da un coltello
Parole: 250
Iniziativa: "La paura fa novanta: Halloween Challenge" qui su Torre di Carta.
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Ruggie Bucchi è felice di poter distribuire dolcetti ai bambini mascherati in visita al Night Raven Collage, aperto occasionalmente al pubblico per celebrare Halloween.
Lui li intrattiene vestito con il suo costume da pirata, con il quale può far finta di possedere un grande tesoro che normalmente si sognerebbe soltanto. Si distrae solo nel momento in cui ode dei passi pesanti avvicinarsi.
«Nostromo, ti stavo cercando», dice il prefetto di Savanaclaw, travestito anche lui da filibustiere. Nonostante la benda gli celi un occhio, dall’altro visibile si intuisce che non sta per riferirgli nulla di buono.
«Davvero? Come mai?» chiede comunque, perplesso.
«Sono stato svegliato dal chiasso della ciurma. Che seccatura! Mi aspettavo che li tenessi a bada…» ruggisce, adocchiando appena i mocciosi.
«Shishishi, chiedo scusa, capitano. Non succederà più», continua a recitare per la gioia dei bambini.
«Ah! Ho appena deciso che meriti una punizione, le tue scuse non mi bastano».
Il brusio dei piccoli spettatori si spegne: trattengono il fiato quando il prefetto con un ghigno cattura il suo vice per puntargli il coltello a lato della gola.
«Volete vedere la punizione dei pirati?» continua sornione, prestandosi al gioco per un attimo.
Allora Leona preme il coltello e lascia solo un graffio piccolissimo a Ruggie, che non sente molto male, eppure il taglietto lo fa trasalire. E anche arrossire, quando lo vede leccare il suo sangue dal coltello con sguardo provocatorio.
La recita, in un certo senso, è riuscita poiché i bambini sono già fuggiti via strillando, evidentemente spaventati.
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Titolo: Fantastic bite
Personaggi: Jack Howl/Epel Felmier
Prompt: 89. A morde B sul collo e/o sul braccio
Parole: 102
Iniziativa: "La paura fa novanta: Halloween Challenge" qui su Torre di Carta.
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Jack non immaginava che Epel si sarebbe calato così bene nella parte del vampiro, eppure lo sta mordendo sul serio, al lato del collo. La pressione dei canini non fa tanto male, ma il gesto sorprende e sconvolge al tempo stesso il giovane lupo. Epel è davvero fantastico.
Quando si stacca, la bocca sporca del suo sangue e le guance rosse come le bucce di una bella mela, Jack, scodinzolando, non resiste e bacia il compagno, sorprendendolo a propria volta. Si comporta come un pirata avido davanti a un tesoro prezioso. Ed è soltanto l’inizio di una relazione che promette molto bene.. -
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Titolo: Un muto conforto
Personaggi: Trey Clover & Cater Diamond
Prompt: 42. A volte le cose sono molto di più di quello che appaiono.
Parole: 262
Iniziativa: "La paura fa novanta: Halloween Challenge" qui su Torre di Carta.
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Cater non si trova, così Trey prende l’iniziativa di cercarlo prima che Riddle se ne accorga e si alteri – è già molto impegnato con i suoi doveri da prefetto, meglio che se ne occupi lui. Mentre percorre il cimitero allestito dal Night Raven College per Halloween, lanterna in mano, il vice prefetto deve ammettere che come scenario sembra davvero realistico: mette un po’ di paura. L’oscurità dilagante, le lapidi di pietra, le statue di marmo, persino i lumini dalle luci molto tenui contribuiscono a creare la giusta atmosfera tetra. Tuttavia, lo inquieta ancora di più sentire un grido che squarcia il silenzio all’improvviso.
«Cater!» esclama Trey, correndo verso di lui. Lo trova tutto tremolante, raggomitolato sul terreno, il costume da scheletro di quell’anno lo mimetizza con le ombre della notte. Posando la lanterna accesa a terra, Trey lo fa sollevare con gentilezza, mettendolo seduto: scorge così che il suo sguardo è atterrito e che il trucco dei suoi occhi è colato lungo le guance, sporcando le sue lacrime. Non l’ha mai visto triste, è la prima volta. Non gli domanda perché si sente così, l’istinto gli suggerisce di abbracciarlo in silenzio, di donargli un muto conforto che può valere più di mille parole.
Magari soltanto più tardi, una volta dentro la cucina accogliente del dormitorio, Trey gli darà una fetta dell’ultima crostata che ha preparato e aspetterà pazientemente che Cater si confidi con lui.
A volte le cose sono molto più di quello che appaiono, per questo è importante accorgersi della tristezza celata nell’animo di un amico prima che si spezzi irrimediabilmente.. -
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Titolo: Errore disgustoso
Personaggi: Jamil Viper & Kalim Al-Asim
Prompt: 51. C’è un occhio nella mia zuppa.
Parole: 295
Iniziativa: "La paura fa novanta: Halloween Challenge" qui su Torre di Carta.
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Jamil ricorda ancora con un certo disgusto la festa di Halloween del primo anno al Night Raven College.
Qualcuno aveva avuto la brillante idea di rappresentare la notte dei morti viventi e gli studenti di Scarabia erano stati coinvolti nella preparazione del banchetto che si sarebbe tenuto dopo la rappresentazione.
Il ragazzo aveva prestato attenzione affinché tutti i piatti fossero sì spaventosi nell’aspetto, ma perfetti nel sapore.
Li aveva addolciti oppure speziati personalmente, dando un assaggio a quelli destinati a Kalim per assicurarsi che non ci fosse del veleno – come sempre, vegliare sulla sua incolumità era la propria responsabilità come servitore.
Perciò, come fosse stato possibile che un piatto imperfetto avesse raggiunto il giovane prefetto rimane un mistero ancora insoluto.
«Che bello, Jamil! Nella Città delle Sabbie Roventi non si festeggia mai questa ricorrenza, sono davvero felice di averla scoperta!» gioì come un bambino, sedendosi di fronte a un piatto rotondo di colore arancione, al cui centro galleggiava qualcosa.
Mentre Jamil era intento a servire un altro studente lì accanto, le seguenti parole di Kalim lo allibirono come se avesse visto un insetto, cosa che per fortuna non era ma lo schifo sembrava similare.
«C’è un occhio nella mia zuppa».
«Kalim, non scherzare, non è… possibile…»
Fu la sua risposta perplessa prima di verificare con i suoi stessi occhi che effettivamente aveva ragione.
Anche se magari al sapore del piatto non cambiava nulla, anche se non era avvelenato, Jamil fece sparire in un lampo quell’errore disgustoso, passando subito a Kalim un’altra pietanza. L’altro non l’avrebbe giudicato per questo, lo sapeva: continuò a sorridergli come al solito, troppo buono e troppo ingenuo, a ringraziarlo per le sue premure non richieste, a considerarlo come un fratello.
Tuttavia, si era trattato dell’ennesimo brutto scherzo all’orgoglio smisurato di Jamil.
Nota finale: questa è l'ultima che riguarda Halloween, ma la raccolta non finisce qui, la tengo aperta in caso le future iniziative mi ispirino ancora
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Titolo: Una causa importantissima
Personaggio: Azul Ashengrotto
Prompt: 02. Plastica
Parole: 114
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Azul sposa da sempre la causa del mantenere il mare pulito, la plastica è un nemico poiché porta inquinamento: quando questa si deposita nei fondali, o galleggia nell'acqua salmastra, si sbriciola in particelle che nuocciono gravemente a tutte le creature marine.
Inoltre, come fa a cercare di dominare il mondo se questo va incontro alla rovina? A quale futuro dovrebbe aggrapparsi?
Partendo da piccoli passi, come impedire categoricamente che nel Mostro si utilizzino materiali di plastica, a campagne di sensibilizzazione durante i festival, la sua dedizione all'ambiente è totale e non gli è difficile trovare altri sostenitori. Dare il buon esempio oggi per essere un degno imprenditore domani. Senza rinunciare ai suoi contratti, ovviamente!
Titolo: Gli fa quasi tenerezza
Personaggio: Jamil Viper
Prompt: 04. Petali
Parole: 111
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Il piccolo Jamil pensa che non sia giusto quello che sta facendo, staccare i petali rossi ai fiori raccolti dalle altre serve e metterli in una cesta di argilla. Ha capito che servono per una cerimonia della famiglia del suo padrone, gli Al-Asim, ma non comprende perché sprecare tanta bellezza. Lontani dal fiore quei petali appassiranno prestissimo.
Sono pensieri innocenti ai quali con la crescita non darà più alcuna importanza. Guardando indietro, gli fa quasi tenerezza quella semplicità di pensiero che possedeva da bambino, e allo stesso tempo ne prova distacco.
Ne riconosce ancora la bellezza, li trova incantevoli, seppur senza darsi pena.
Vanno bene solo perché servono a fare scena.
Titolo: A chi corrisponde l'ossessione
Personaggi: Azul/Jamil
Prompt: 33. Ossessione
Parole: 100
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Per Azul Ashengrotto l'ossessione corrisponde a un nome preciso e quello è Jamil.
Difatti il giovane prefetto con gli occhiali non si accontenta di stare semplicemente accanto a Viper durante le lezioni in comune: deve sempre rivolgergli la parola anche soltanto per dirgli quanto è intelligente.
Sfiorargli non troppo casualmente un braccio, persuaderlo con uno sguardo eloquente, sperare che decida di cambiare dormitorio e di trasferirsi nel suo, per poterlo così vedere giorno e notte.
Sarebbe forse la soluzione migliore per comprendere se quell'ossessione può mutare in qualcosa di più piacevole per entrambi, ma non vuole forzarlo: deve accadere naturalmente.
Titolo: Spiazzato
Personaggi: Azul/Jamil
Prompt: 39. Confusione
Parole: 116
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«Jamil-san, ho ragione, nevvero?»
Azul Ashengrotto possiede quest'innata capacità di leggere dentro la sua anima e di fronte a codeste parole il ragazzo, spesso, rimane spiazzato.
Come l'ha mandato in confusione la prima volta il pensiero di non essere per tutti impenetrabile, quanto l'ha scosso aver percepito crollare la facciata costruita ad arte, dover riconsiderare il rapporto di lunga data con Kalim... non riesce a esprimerlo a parole.
Tutto quello che può fare, l'unico comportamento che sente, è alzarsi il cappuccio e scansarlo con disappunto - malgrado la confusione sempre presente.
«Mi piaci molto, Jamil-san!»
«Taci», ribatte senza arrestare i passi. Eppure, in fondo, era esattamente quello che voleva: piacere a qualcuno malgrado il suo lato oscuro.
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Iniziativa: Queste quattro drabble partecipano alla «Corsa delle 24 ore - IX Edizione» qui su Torre di Carta.
Lo sapevo di aver fatto bene a tenere aperta questa raccolta!
Dedica: se mi piace questa coppia è grazie a Rota, felice di averci fatto un pensierino **
Domani nevica XD (magari)
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Titolo: Bisogno d'amore
Personaggi: Lilia Vanrouge/Idia Shroud
Prompt: 76. Age Gap
Parole: 95
Iniziativa: Corsa delle 24 ore – XIII Edizione
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Lilia si era offerto di dargli lezioni di violino e Idia non poteva immaginare che dietro si celasse un secondo fine, un bisogno d'amore.
Gli bacia il petto glabro e poco muscoloso facendolo rabbrividire, il più giovane sospira mentre percepisce sensazioni nuove che non pensava di provare.
La fata secolare lo accarezza, gli rivela che ha sofferto molto in passato e anche il perché: qualche lacrima mal trattenuta scende lungo le sue guance.
Idia lo abbraccia, profondamente colpito e comprensivo. In fondo anche lui in passato ha provato un dolore talmente grande difficile da spiegare.
Titolo: Pazzo di lui
Personaggi: Rollo/Malleus Draconia
Prompt: 60. Sbottonarsi la camicia
Parole: 106
Iniziativa: Corsa delle 24 ore – XIII Edizione
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Primo bottone.
Aggrotta la fronte, si affaccia alla mente il pensiero di quel pericolo ambulante.
Secondo bottone.
Storce il muso, stizzito lo maledice, non può fare altrimenti.
Terzo bottone.
A livello del cuore, cuore in cui non gli permetterà di insinuarsi.
Quarto bottone.
Lui non lo ama, non è così masochista.
Quinto bottone.
Non gli importa che sia un futuro re, che sia uno degli stregoni più potenti al mondo, non teme Malleus Draconia, lo ha già dimostrato.
Sesto bottone.
Non deve diventare un pensiero fisso, sgombra la mente, inspira, espira.
Settimo bottone.
Rollo lo vede riflesso nello specchio, si immobilizza...
...è pazzo di lui, ormai..