1. Miss Fisher - Delitti e Misteri
    (dalla pentola delle iperfissazioni di Cori~)

    By Quella Della Pasta il 29 Dec. 2023
     
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    Scheda tecnica:
    Titolo originale - Miss Fisher's Murder Mysteries
    Paese di produzione - Australia
    Anno - 2012-2015
    Genere - giallo, period drama
    Stagioni - 3
    Stato della serie - completa
    Attualmente recuperabile su - Prime Video (S1 e S2, assente la S3)
    Film tratto dalla serie - Miss Fisher e la cripta delle lacrime (Miss Fisher & the Crypt of Tears) (2020)
    Spinoff - I casi della giovane Miss Fisher (Ms Fisher's Modern Murder Mysteries) (2019)
    Reboot - Miss S. (Cina, 2020)



    Versione seria della trama: anni '20: la stimabile lady Phryne Fisher torna in Australia per assicurare alla giustizia l'uomo che, decenni prima, ha ucciso sua sorella. Per una serie di disavventure - e per ovviare ai suoi piani di giustizia - diventerà una detective privata, armata di pistola e furbizia (e un discreto guardaroba, pure), per l'esasperazione della polizia locale.

    Commento tecnico della sottoscritta: la mia comfort series per eccellenza, che unisce lo sfarzo dei guardaroba da period dramas (qui composto da veri pezzi degli anni Venti, e accurato a tal punto da aver vinto dei premi in merito) a personaggi irresistibili e misteri da risolvere. Tratta dalla serie di romanzi Phryne Fisher Murder Mystery, l'adattamento televisivo ha coinvolto l'autrice dei romanzi in prima persona - se può essere ulteriore segno della qualità di questa produzione - e anche questa, come la maggior parte delle mie comfort series, ha un ritmo non troppo esasperato, personaggi che si evolvono in una found family delle più adorabili e i kattivoni di turno assicurati al gabbio a differenza della realtà. Consigliata a chi ama le serie con un cast corale e caratterizzato (ne parleremo più avanti), gli anni Venti romanzati e le eroine favolose che si buttano all'avventura nonostante l'età.



    Esatto, proprio nonostante l'età: Phryne non è descritta come un'ottantenne, ma non è nemmeno una ventenne: Essie Davis, scelta appositamente dall'autrice dei romanzi per il ruolo della sua protagonista (e non avrei saputo pensare ad un volto migliore per Miss Fisher), all'epoca della S1 aveva quarantadue anni, età in cui, se non si ha già una certa fama nel mondo cinematografico, i ruoli da protagonista iniziano a diminuire vertiginosamente. Ma, come per Gina Bellman/Sophie Deveraux in Leverage, il suo personaggio è così irresistibile e Davis così carismatica da creare qualcosa di diverso e coinvolgente nel parco delle serie televisive: miss Fisher (il cui nome sono in pochi a saper pronunciare, nella serie...e forse pure fuori "XD) sprizza voglia di vivere in ogni episodio, inarrestabile e divertente, anticonformista ma non di facciata - il suo essere una donna moderna, difatti, non solo non appare anacronistico (come in altre storie in cui l'elemento femminista viene pompato a forza) ma è punto di partenza per diversi episodi; è un'inguaribile libertina - ed è decisamente qualcosa di diverso, vedere una donna, una volta tanto, e non un uomo quarantenne, rimorchiare a nastro in ogni episodio - ed è altrettanto un'inguaribile romantica, sebbene non nel senso amoroso del termine: miss Fisher ama la vita, ama le persone di cui si circonda, la sua famiglia divisa troppo presto e quella che verrà a comporsi durante le sue avventure.

    Il cast corale, infatti, è la gemma principale di questo show: tra stelle nascenti (come all'epoca Ashleigh Cummings e Hugo Johnstone-Burt) e personalità già famose, particolarmente nell'ambiente teatrale (Miriam Margolyes su tutte, credo a ragione), non solo è assicurata una buona espressività attoriale alla serie (e vederla in lingua originale, una volta tanto, è stata una vera chicca e non una tortura) ma sono costruiti così bene che, quando non sono in scena, vi assicuro che sentirete decisamente la loro mancanza. Sulla protagonista mi sono già sperticata in lodi, adesso tocca al resto della cricca, quindi sopportate il mio fangirling XD

    Phryne, nonostante tutto, ha ancora una famiglia biologica, rappresentata principalmente da zia Prudence (Miriam Margolyes): la classica zia ricca che si veste dimmè ed è preoccupata di mantenere immacolata la reputazione della loro famiglia, non solo per via della nipote spericolata, ma anche per via del genero, il padre di Phryne, che farà la sua apparizione nella terza stagione e, oltre a rovinare sostanzialmente le giornate di Phryne, è a suo modo un personaggio così irresistibile che vorrete vederlo ancora in giro nonostante la voglia di assestargli pure voi un paio di schiaffoni. So di averlo già detto, ma la caratterizzazione a tutto tondo è l'elemento di forza maggiore di questa serie, tant'è che ci si affeziona anche al bigottismo di zia Prudence, non solo per l'abilità attoriale di Margoyles ma anche (e soprattutto) per i lati affettivi che emergeranno dalla scorza di vecchia lady consumata al gioco delle apparenze.
    La famiglia che poi Phryne raccoglierà, o si troverà tra i piedi, è composta da Dot, un'adorabile assistente personificazione del tropo della soft cardigan girlfriend (e aspirante assassina nel romanzo, se la serie vi invogliasse a leggerli XD); un tipico maggiordomo inglese (mr. Butler, ma non fatevi ingannare dal nomen omen), armato tanto di galateo quanto di un passato bellico nell'aviazione; Cec e Bert, una coppia di tassisti comunisti che non perdono occasione per rimarcare ACAB (e scroccare i dolcetti di mr. Butler); Mac, alias Elizabeth Macmillan, la carismatica dottoressa miglior amica di Phryne; e la piccola Jane, ladruncola (con lo stesso nome della sorella scomparsa di Phryne, elemento centrale nella S1) che la Miss aiuterà a scagionare e successivamente adotterà nella sua famiglia non convenzionale (perché, adattando una citazione testuale del personaggio di Phryne, i servizi sociali sono il cesso). A questo gruppetto che, nel risolvere i casi affidati a Phryne, combinerà casini un episodio sì e l'altro pure (e Dot ha paura del telefono (per un po'), e Cec e Bert si aizzano contro i guardaspalle di turno, e nell'1x12 mr. Butler va accidentalmente in overdose di cioccolatini al'hashish...), si affiancano egregiamente Jack Robinson, ispettore locale non soltanto affascinante, ma estremamente responsabile sia per se stesso, che per quell'arruffapopoli di Phryne, e con lui l'agente Hugh Collins, alias la personificazione del tropo del golden retriever boyfriend.

    Anche questa, come Leverage, è una serie prettamente d'intrattenimento: pur che ambientata in un dato periodo storico e, a suo modo, rispetta gli eventi storici e le convenzioni dell'epoca (rendendoli anche centrali in dati episodi, tra le battaglie femministe e sindacali, e le conseguenze della guerra sulla società, come lo stress post traumatico e la situazione degli orfani di guerra), resta pur sempre una serie frivola e di escapismo - al qual proposito, questo video fa un'analisi molto più accurata della mia, particolarmente sulla società aborigena, in questa serie assente di una rappresentazione se non nella 2x04. Phryne, pur venendo da un passato di povertà, durante la serie non ha problemi di alcun tipo, soprattutto non economico, se non quello psicologico riguardante l'omicidio della sorella; quanto all'accuratezza storico-sociale, sono comunque faccenda che si risolve nel tempo dell'episodio: nella 3x03, per dire, incentrato sulla mafia italiana, vige un pressappochismo della questione che mi fa saltare a piè pari l'episodio ad ogni rewatch. Ciononostante, se presa per quello che è - una serie d'intrattenimento - Miss Fisher's Murder Mysteries fa il suo dovere, regalando in ogni episodio un'oretta di leggerezza, ma pure di un buon poliziesco - anche se il ritmo può apparire decisamente lento, rispetto alla maggioranza delle serie tv contemporanee, e i casi dei vari episodi, pur che ben costruiti e coinvolgenti nella loro risoluzione, ricalcano i cliché del genere, cosa che potrebbe invece apprezzare chi mastica Agatha Christie e sodali, tra eredità contese e figli scomparsi, ma pure morti sospette negli scontri tra sindacati, tra sorelle stiliste e preti che si menano con scienziati - quantomeno, con la scusa che Phryne è una detective privata, si evita per la maggior parte l'effetto "maledizione della Fletcher", coi morti che praticamente le piovono addosso.

    A proposito della rappresentazione queer: c'è, ed è limitata narrativamente come lo sfondo storico-sociale, ma c'è ed è trattata, sommariamente, con rispetto. Quel "sommariamente" è dovuto al fatto che la vittima di un episodio è una persona trans, che come il video linkato sopra spiega molto meglio di me, sono purtroppo vittime usuali nelle serie poliziesche. Se non altro, il personaggio viene trattato col minimo sindacale di rispetto dovuto, non solo nel rispetto dell'identità scelta ma anche della giustizia da assicurarle, nonostante il caso si intrecci con la trama principale. Per il resto della serie, personaggi queer appaiono col contagocce - un amico di Phryne è protagonista di un caso nella S1, ma soprattutto Mac, la sua migliore amica, è lesbica, e per questo (oltre che per i consigli anticoncezionali che dispensa alle operaie dell'episodio in questione) un episodio ruota intorno alla sua ingiusta incarcerazione. Non è approfondito ulteriormente, ma se non altro non è l'unico tratto attorno a cui fanno ruotare il personaggio.

    L'elemento romantico, per fortuna, non è esasperato ed è da morirci su per fangirling, e non solo per la chimica tra il cast. Il will they won't they tra Phryne e Jack è ben disteso ed evoluto durante tutt'e tre le stagioni, tanto che nella S1 non è (quasi) neppure presente un accenno ad una possibile liaison tra i due, tra Phryne che pensa più a scalare tetti dei treni per risolvere casi e Jack che vorrebbe tornare a casa la maggior parte del tempo che è costretto a seguire la detective; mentre l'infatuazione, poi corteggiamento vero e proprio, tra Hugh e Dottie può forse portare alla carie, nel pubblico più cinico, ma l'adorabile goffaggine dei due, unita a tutta una serie di situazioni comiche date proprio dallo sfondo storico-sociale dell'epoca (la conversazione sul corteggiamento tra Phryne e Hugh nella 1x06 è uno dei miei momenti preferiti), e all'evoluzione dei loro personaggi da giovani inesperti ad adulti sicuri di sé e del proprio percorso di vita, la rendono coinvolgente tanto quanto la coppia principale.

    E se ho citato la mia adorata found family, è perché questa serie ne fa un elemento non dichiarato ma assolutamente presente: Phryne non è circondata solo da collaboratori (Dot, mr. Butler, Cec e Bert sono in fondo pagati per lavorare per lei) ma da persone che, nel corso degli episodi, diverranno sue amiche, confidenti e familiari veri e propri: come Jane, la ladruncola che non risveglia tanto l'istinto materno di Phryne quanto l'aver trovato un'anima affine a come era lei da giovane, e Dot in particolare, che Phryne aiuterà a liberarsi dalle costrizioni sociali (particolarmente cattoliche, qui reso un altro elemento della serie, sia comico che legato allo sviluppo degli episodi - è grazie alle chiacchiere in chiesa che Dot aiuterà a risolvere un paio di casi, per esempio) e Dottie, di contro, sarà per lei non soltanto un'assistente fedele e brillante, ma un'amica leale e comprensiva. Mac, pur che appare in meno episodi di quanti ne vorrei, si prende la scena tanto quanto Phryne, essendo non solo sua amica ma soprattutto sua complice, nella risoluzione dei casi e nel sarcasmo; Cec e Bert, oltre a bisticciare come una vecchia coppia sposata, nel corso della serie si affezionano tanto alla loro fin troppo ricca datrice di lavoro quanto a Dot, Jane e mr. Butler, tanto da partire all'arrembaggio ogniquando siano in pericolo; e quanto a mr. Butler, oltre che esperto maggiordomo, è anche una sorta di specchio per Phryne, e Dot di quando in quando, in quelle occasioni in cui c'è bisogno della sua mente lucida in situazioni difficili.

    Riassumendo: se cercate una serie distensiva ma coinvolgente; se vi piacciono le eroine anticonformiste, femministe e intraprendenti al punto da lanciarsi tutte contente nello scivolo della biancheria per risolvere un caso; se vi manca un cast corale decente o una romance su cui fangirlare per più di due episodi risicati; se amate la moda degli anni Venti, gli speakeasy o i cari, vecchi gialli à la Miss Marple, sebbene con qualche pistolettata e giarrettiera in più, allora Miss Fisher Murder Mysteries è la serie che fa per voi~

    Piccola chicca finale: oltre a Miriam Margolyes, anche in altri episodi ci sono guest star di razza, chicche per chi bazzica a piè sospinto l'IMDb come la sottoscritta: se non vi invoglia la presentazione che vi ho fatto finora, per iniziare a guardare Miss Fisher, spero lo faccia almeno la presenza di Miranda Otto nella 1x01! XD
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